Nell’ambito del progetto rECOBIOpack, l’unità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (UNINA) guidata dalla Dott.ssa Valeria Romanucci ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, ha come obiettivo primario il recupero della componente antiossidante dalla matrice silverskin.
Come sappiamo, gli antiossidanti sono sostanze presenti negli alimenti con proprietà benefiche per la salute umana. Queste molecole hanno un ruolo determinante nella difesa delle nostre cellule dai radicali liberi, neutralizzando le molecole instabili, e riducendo quindi lo stress ossidativo. Le molecole antiossidanti presenti nel silverskin sono gli acidi clorogenici (ACG), prodotti risultanti dalla combinazione dell’acido idrossicinnamico con l’acido (L)-chinico. Gli ACG rappresentano un’importante fonte di fenoli tra cui l’acido caffeico e l’acido ferulico, noti antiossidanti, considerati una risorsa preziosa in svariati campi di applicazione. Il recupero e il riutilizzo della matrice fenolica antiossidante contenuta nel silverskin rappresenta quindi un’importante sfida nell’ambito della strategia “zero waste”.
L’unità UNINA sta oggi lavorando sulla messa a punto di metodi estrattivi efficienti, sostenibili dal punto di vista ambientale e innovativi per la loro componente fenolica. Le sfide in corso mirano ad aumentare la resa estrattiva della componente fenolica riducendo l’utilizzo di solventi organici, i costi e i tempi di estrazione. Il progetto prevederà anche l’utilizzo di solventi a basso impatto ambientale, come i DES (Deep Eutectic Solvents) o i NADES (Natural Deep Eutectic Solvents). Questi si sono rivelati ottimi solventi per le biotrasformazioni, la sintesi organica e l’estrazione di composti fenolici da fonti naturali sostituendo solventi organici volatili o poco efficienti.
La seconda fase del progetto sarà focalizzata sulla caratterizzazione attraverso analisi cromatografiche di tipo HPLC (High Performance Liquid Chromatography) e LC-MS (Liquid Chromatography-Mass Spectrometry) degli estratti fenolici ottenuti in diversi tempi e con diversi metodi estrattivi al fine di conoscerne la composizione in acidi fenolici e la relativa abbondanza. Scopo ultimo, sarà la valutazione del potere antiossidante di ogni estratto attraverso test spettrofotometrici mirati. Al termine di questa fase saremo in grado di individuare le condizioni estrattive più efficienti confrontando i risultati ottenuti al variare del fattore tempo, temperatura, solventi e metodi estrattivi. La componente fenolica ad elevato potere antiossidante verrà valorizzata come additivo biodisponibile e biocompatibile nella preparazione di materiali innovativi per l’imballaggio degli alimenti.
Recupero e Valorizzazione della Componente Antiossidante del Coffee Silverskin
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Le molecole antiossidanti presenti nel silverskin sono gli acidi clorogenici (ACG), prodotti risultanti dalla combinazione dell’acido idrossicinnamico con l’acido (L)-chinico. Gli ACG rappresentano un’importante fonte di fenoli tra cui l’acido caffeico e l’acido ferulico, noti antiossidanti, considerati una risorsa preziosa in svariati campi di applicazione. Il recupero e il riutilizzo della matrice fenolica antiossidante contenuta nel silverskin rappresenta quindi un’importante sfida nell’ambito della strategia “zero waste”.
L’unità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II sta cercando di aumentare la resa estrattiva della componente fenolica del silverskin, riducendo l’utilizzo di solventi organici, i costi e i tempi di estrazione. Il progetto prevederà anche l’utilizzo di solventi a basso impatto ambientale, come i DES (Deep Eutectic Solvents) o i NADES (Natural Deep Eutectic Solvents). Questi si sono rivelati ottimi solventi per le biotrasformazioni, la sintesi organica e l’estrazione di composti fenolici da fonti naturali sostituendo solventi organici volatili o poco efficienti.
La seconda fase del progetto sarà focalizzata sulla caratterizzazione attraverso analisi cromatografiche di tipo HPLC (High Performance Liquid Chromatography) e LC-MS (Liquid Chromatography-Mass Spectrometry) degli estratti fenolici ottenuti in diversi tempi e con diversi metodi estrattivi al fine di conoscerne la composizione in acidi fenolici e la relativa abbondanza.
Scopo ultimo, sarà la valutazione del potere antiossidante di ogni estratto attraverso test spettrofotometrici mirati. La componente fenolica che risulterà ad elevato potere antiossidante verrà valorizzata come additivo biodisponibile e biocompatibile nella preparazione di materiali innovativi per l’imballaggio degli alimenti.