Caffè rinnovabile:
da scarti di torrefazione
a imballaggi sostenibili

Il progetto di ricerca

Il progetto di ricerca rECOBIOpack ha come obiettivo la valorizzazione del silverskin, prodotto di scarto del processo di torrefazione del caffè, per produrre materiali innovativi da imballaggio per alimenti.

Attraverso l’impiego di tecnologie di estrazione sostenibili dal punto di vista ambientale, verranno estratte le diverse componenti del silverskin, ovvero la frazione lipidica, fenolica, proteica e polisaccaridica, che saranno utilizzate per realizzare i biomateriali funzionali.

Il progetto di ricerca

Il progetto di ricerca rECOBIOpack ha come obiettivo la valorizzazione del silverskin, prodotto di scarto del processo di torrefazione del caffè, per produrre materiali innovativi da imballaggio per alimenti.

Attraverso l’impiego di tecnologie di estrazione sostenibili dal punto di vista ambientale, verranno estratte le diverse componenti del silverskin, ovvero la frazione lipidica, fenolica, proteica e polisaccaridica, che saranno utilizzate per realizzare i biomateriali funzionali.

Caffè (8)

Il silverskin

Il chicco di caffè è rivestito da una pellicola argentea o silverskin, che viene rimossa durate la tostatura del caffè.

Ogni anno l’Italia produce 2400 tonnellate di silverskin, che attualmente vengono smaltite come rifiuto solido urbano.

Le potenzialità del silverskin, però, sono molteplici grazie alla sua interessante composizione fitochimica.

Il silverskin

Il silverskin

Il chicco di caffè è rivestito da una pellicola argentea o silverskin, che viene rimossa durate la tostatura del caffè.

Ogni anno l’Italia produce 2400 tonnellate di silverskin, che attualmente vengono smaltite come rifiuto solido urbano.

Le potenzialità del silverskin, però, sono molteplici grazie alla sua interessante composizione fitochimica.

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